Con l’aumento delle tasse sulla birra si perdono 2.400 posti di lavoro.
La birra è l’unica bevanda da pasto tassata con le accise in Italia, e in soli 15 mesi (ottobre 2013-gennaio 2015) Governo e Parlamento hanno deciso di aumentarle ancora del 30% rendendo ancora più iniqua questa discriminazione.
Eppure, come dimostra uno studio del 2014 di REF Ricerche, quando aumentano le accise si riducono i consumi e le entrate dello Stato cambiano poco. Ma l’effetto depressivo di questi aumenti sull’occupazione, soprattutto giovanile, è ben più duro: 2.400 posti di lavoro in meno nelle aziende birrarie e in tutta la filiera: in agricoltura, nella distribuzione, nei bar e ristoranti.
E invece con meno tasse il settore birrario può continuare a creare occupazione e opportunità imprenditoriali per i giovani: negli ultimi anni sono nati centinaia di microbirrifici. E ogni posto di lavoro in una azienda birraria genera 28 posti di lavoro nella filiera.
Dossier Studio REF 2014 [download.pdf]
Infografica Impatto Aumenti Accise [download.zip]
Infografica Accise Tassa Regressiva [download.zip]
Infografica Posti Lavoro Birra [download.zip]
Con l’aumento delle tasse sulla birra si perdono 2.400 posti di lavoro #
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